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Cuba fidelista contro l’impossibile

Fidel Castro, a master orator, delivers a speech circa 1960. Photo: Osvaldo Salas
Fidel Castro, a master orator, delivers a speech circa 1960. Photo: Osvaldo Salas

La vita data all’essere umano ci sembra corta. Siamo solo gocce di luce di fronte all’infinto della storia. La morte sempre tremenda pone il punto finale alla materia e come legge inesorabile arriva per tutti.
 
Sconfiggerla, nonostante gli sforzi d tutti coloro che per secoli hanno cercato di farlo con artifici, si può solo attraverso due strade: lasciare amore seminato con la nobiltà e la dedizione o creare idee che superino il personale per radicarsi come patrimonio comune.
 
Ma pochi uomini  e donne seguono le due piste nello stesso tempo e accendono una sublime forma d’eternità. Smettono allora d’essere loro stessi per trasformarsi in popolo e mentre più si allontana nel tempo la data della loro dipartita, più si moltiplicano come un buon fuoco.
 
Basta dire i loro nomi per evocarli e si avvicinano tanto quanto può un’utopia raggiungibile che sostiene e dà impulso nelle ore di allegria e in quelle del sacrificio.
 
Così Fidel è restato nel petto dell’Isola e come sempre dal futuro ci parla di quello che fa grande un paese: l’unione della sua gente contro l’impossibile.
 
Chissà si possa riassumere il legato vitale di chi è stato l’eletto dei poveri e dei dimenticati, martiano difensore di tutte le dignità e se un’idea e giusta è possibile e per renderla reale non serve niente altro che convocare i rivoluzionari a sognarla.
 
Si deve credere nell’umanità nonostante la sua oscurità, per fare la Rivoluzione; intendere anche che in lei la lotta non termina con il trionfo, ma che lì comincia. Questa visione è quella che fa così magnetico Fidel; la sua stirpe di leader e la sua autorità indiscutibile hanno avuto come base la fede maiuscola nella volontà della specie, per trascendere, e la capacità analitica per vedere al di là dell’evidente.
Con il proposito di realizzare una Carta Magna che ci dia impulso, che ci ponga di fronte non solo alla società che siamo, ma a quella che vogliamo essere non è causale la data per partire dalla quale ci si convoca a costituire e usare la voce chiara e alta: la politica è un tema popolare e questa è anche un’altra orma fidelista.
 
Dato che è una nascita, il 13 agosto non segna l’inizio di un ciclo chiuso  90 anni dopo, ma di una spirale che avanzerà sino a che ci sarà chi ripete quella che è  già una sentenza morale: Comandante in Capo, ordini!
 
 
Il Progetto di Costituzione per tutta l’Isola
 
Questi risultati sono stati possibili grazie a :
 
Il lavoro dell’Impresa delle Arti Grafiche Federico Engels, entità che ha realizzato nella sua totalità l’edizione e la stampa del Progetto di Costituzione.
Lo sforzo dei circa 9000 lavoratori del Gruppo delle Imprese  Correos de Cuba; e in particolare la Empresa de Aseguramiento General e la Empresa de Mensajería e Cambio Internacional, che hanno garantito la distribuzione per tutta l’Isola.
Etecsa ha abilitato la possibilità di scaricare senza costo il Tabloide dal portale d’autenticazione nei punti Wi Fi e Nauta Hogar,  così come dal portale dei clienti nelle sale di navigazione con i primi dieci minuti liberi da costi.
I media di comunicazione del paese e altri siti ufficiali garantiscono l’accesso alla versione digitale dalle loro pagine.
Condividere il tabloide tra varie persone garantirà il pieno accesso al suo studio. ( GM – Granma Int.)

Fonte: 

Granma Internacional

Data: 

13/08/2018